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Valutazione del rischio di frattura ossea

Sommario L’osteoporosi è caratterizzata da una bassa densità ossea e da alterazioni della microstruttura che portano a una diminuzione della resistenza e a un aumento della fragilità dell’osso con conseguente aumento del rischio di frattura. Sebbene la densitometria ossea rimanga un elemento central...

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Published in:L'Endocrinologo 2020, Vol.21 (4), p.264-269
Main Authors: Vignali, Edda, Marcocci, Claudio
Format: Article
Language:Italian
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Description
Summary:Sommario L’osteoporosi è caratterizzata da una bassa densità ossea e da alterazioni della microstruttura che portano a una diminuzione della resistenza e a un aumento della fragilità dell’osso con conseguente aumento del rischio di frattura. Sebbene la densitometria ossea rimanga un elemento centrale nella valutazione del rischio di frattura, l’accuratezza della previsione del rischio migliora prendendo in considerazione altri indici, facilmente misurabili. La valutazione integrata della BMD e dei più importanti fattori di rischio clinici consente una stima più accurata del rischio di fratture da fragilità nel medio termine (valutato per i successivi 10 anni). Per calcolare questo rischio sono stati sviluppati diversi algoritmi: il più utilizzato è il Frax®. In Italia per migliorare alcuni limiti del Frax® è stato sviluppato un nuovo algoritmo, DeFRA. Il valore del rischio di frattura generato dagli algoritmi è utilizzato per stabilire la soglia di intervento. La prescrivibilità dei farmaci per l’osteoporosi è regolata dalle informazioni contenute nella scheda tecnica delle singole specialità medicinali, ma il trattamento farmacologico dell’osteoporosi a carico del SSN è regolato dalla nota AIFA 79.
ISSN:1590-170X
1720-8351
DOI:10.1007/s40619-020-00763-7